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Pompei. La negligenza senza limite dei turisti: selfie sulle Terme Centrali agli Scavi Archelogici

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Una turista, incurante del luogo secolare in cui si trovava, ha pensato bene di salire sul tetto delle Terme degli Scavi Archeologici di Pompei e scattarsi un selfie che ha poi pubblicato.

La vicenda ha suscitato non poca indignazione, soprattutto dopo i recenti avvenimenti del turista austriaco che, sempre per farsi un selfie, ha danneggiato la statua di Paolina Borghese del Canova a Roma.

Continuano dunque gli episodi di menefreghismo ed incuranza anche nei confronti di opere dal valore inestimabile, che dovrebbero essere tutelate e che invece vengono tristemente deturpate.

A Pompei, ogni luogo dovrebbe essere quasi “sacro” in considerazione dei secoli che sono passati e soprattutto di tutti i sacrifici che si fanno per mantenere in vita ed intatto uno dei Parchi Archeologici più grandi al mondo.

Indifferente a tutto ciò, e a quanto pare anche ad ogni forma di cultura, una turista il 15 agosto è salita sulle Terme Centrali per scattarsi un selfie e pubblicarlo sui social. La donna ha però così violato il regolamento del Parco che, ovviamente,  proibisce categoricamente non soltanto di salire sui monumenti che testimoniano la civiltà romana sorpresa dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., ma persino di sedervici sopra o di appoggiarsi.

Così facendo la donna ha messo in pericolo non soltanto se stessa ma anche la stabilità del monumento. A sollevare l’indignazione è stata una foto di altri visitatori presenti che probabilmente più dotati di senno di lei, si sono accorti di quanto sconvolgente fosse l’episodio ed hanno fotografato la donna, postando la foto sui loro social.

Per fare luce sulla vicenda, la Sovrintendenza ha aperto un’inchiesta: i carabinieri del posto fisso degli Scavi di Pompei hanno acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza interne al Parco Archeologico per cercare di risalire all’identità della turista, come detto ancora sconosciuta.

Sarà forse vero che “Chi non ama l’arte non ama la vita?”. La turista non ha sicuramente esitato a mettere in pericolo la propria, ma chi disprezza la cultura ed il patrimonio artistico sicuramente non sa come vivere e non riesce nemmeno lontanamente a comprendere quanto siano rilevanti certi valori.

 

 

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Torino, cornacchie attaccano i passanti: i dettagli

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Episodio singolare avvenuto a Torino, dove le cornacchie stanno terrorizzando i passanti nella zona del quartiere CIT Turin, in corso Inghilterra.

Ecco quanto riporta il quotidiano ‘La Stampa’:

“Nel loro mirino sono finiti soprattutto individui a passeggio con i cani nel verde dello spartitraffico tra la carreggiata centrale e il controviale, nel tratto più vicino a piazza Statuto”.

Tuttavia pare esserci una spiegazione scientifica per questo strano fenomeno, visto che in questo periodo le cornacchie covano nei loro nidi sugli alberi e cercano di proteggere i piccoli.

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Corruzione, il Gip respinge la richiesta di revoca dei domiciliari per Aldo Spinelli

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Il Gip Paola Faggioni ha respinto l’istanza presentata dai legali Sandro Vaccaro e Andrea Vernazza circa la revoca dei domiciliari per Aldo Spinelli, imprenditore portuale indagato per corruzione nell’inchiesta che riguarda la regione Liguria e che ha portato all’arresto del governatore Giovanni Toti.

Infatti per il giudice Spinelli potrebbe “acquisire nuovi incarichi e cariche all’interno della predetta società o avere la possibilità, tutt’altro che astratta, che continui a perseguire interessi imprenditoriali, curando, dirigendo e gestendo le pratiche societarie”.

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Tragedia sfiorata a Biella, sindaco e consiglieri travolti dal crollo di una bici gigante

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Attimi di paura ad Oropa, dove ieri il sindaco di Biella e il suo vice hanno rischiato la vita nel prato di fronte allo storico santuario mariano.

Infatti la bicicletta gigante realizzata da Ivano Munarin, in occasione del recente Giro d’Italia, è crollata proprio sul gruppo formato da Claudio Corradino, Giacomo Moscarola e il consigliere comunale Corrado Neggia, rimasto ferito e portato in ospedale con un’ambulanza.

Invece il primo cittadino e il suo vice sono rimasti illesi, con Moscarola che ha poi dichiarato:

“Mi sento un miracolato. Ho avuto paura di morire. Era impossibile fuggire durante il crollo”.

La struttura era dedicata alla memoria del ‘pirata’ Marco Pantani, e sul posto sono intervenuti carabinieri e Vigili del Fuoco per i rilievi del caso e mettere in sicurezza l’intera area.

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